Febbraio in Paese si chiama Piovoso.
“Buon Febbraio!” si sente salutare, “Buon Piovoso!” si sente rispondere.
A dire il vero non tutti lo chiamano così: lo fa chi ha visto abbastanza inverni da ricordare quel vecchio Sindaco che, per spirito di emulazione di un altro governante ben più celebre e antico, un bel giorno decise di cambiare il nome a tutti i mesi trasformando Gennaio in Nevoso, Febbraio in Piovoso, Marzo in Ventoso e, via via, Aprile in Germinale, Maggio in Floreale, Giugno in Pratile, Luglio in Messidoro, Agosto in Termidoro, Settembre in Fruttidoro, Ottobre in Vendemmiale, Novembre in Brumaio e Dicembre in Frimaio.
Ma si sa, se le abitudini sono dure a morire ancor più dure sono da adottare e così, nonostante l’innegabile poesia dell’operazione, l’intera faccenda si risolse nell’unico modo possibile: che qualcuno accettò i nuovi nomi e qualcun altro no.
Ancora oggi i favorevoli alla petizione se ne vanno in giro testimoniando la parziale riuscita dell’impresa di quel fu Primo Cittadino, ormai convinti che in Collina i mesi si siano sempre chiamati così e che chi li nomina diversamente o è forestiero o è stravagante, mentre i sostenitori dell’altro partito -che a dirla tutta è ben più numeroso- li lasciano fare, convivendo pacificamente con questo manipolo di innocui romantici.
Ecco perché non devi stupirti se, camminando per la via, qualcuno ti saluterà esclamando “Buon Piovoso!” e qualcun altro dicendo “Buon Febbraio!”.
La cosa importante, d’altronde, è una soltanto…