Tutti abbiamo sentito narrare dei prodigi di quella fonte le cui acque possiedono il dono di infondere giovinezza agli arti stanchi e ai cuori sfioriti.
Acque fresche, dolci e chiare, tanto miracolose quanto, si sa, ben custodite nel profondo di valli segreti o boschi inaccessibili. Eppure, se tu provassi a parlare di questa leggenda con uno qualunque degli abitante della Collina, puoi star certo che non rimarrebbe sorpreso né più né meno che a sentirti parlare del meteo, o dell’ultimo pettegolezzo che ha fatto il giro della Piazza.
…E non sarebbe perché la gente di qui ritenga certe cose impossibili, anzi!
Il punto, al contrario, è che da queste parti le fonti della giovinezza non sono affatto una rarità. La Collina ne custodisce parecchie e non c’è bambino che non sappia dove trovarne uno, alla bisogna.
Sanno che basta aspettare che un acquazzone o un temporale le distribuisca qua a là… ma anche che la magia è vanitosa e che sceglie con molta cura i luoghi in cui manifestarsi.
Così, se dopo la pioggia vuoi metterti in cerca, presta molta attenzione ai dettagli: al colore della luce, al ritmo dei riflessi, a un insolito sentore di fiori, e poi a un improvviso desiderio di sederti accanto all’acqua, di toglierti le scarpe, di pucciare le dita, di ridere o persino cantare, senza un perché.
Se sentirai cose simili accanto a una macchia d’acqua, potrai star certo di esserti imbattuto in una fonte magica la quale ti starà già offrendo i suoi servigi, e quando avrà finito, se anche dal viso non saranno sparite le rughe, tu sarai di nuovo giovane dove conta davvero.
Nello sguardo, nel sorriso, nel cuore.