Era la fine di giugno.
La primavera, appena finita, come ogni anno cedeva il posto ai primi passi dell’estate, in quella staffetta delle stagioni che sempre si ripete, ciclica e rassicurante, come una danza antica venuta da lontano. Come un girotondo vecchio come il mondo.
L’idea non poteva che essere sbocciata in primavera, ho pensato, quando è arrivato l’invito di Lucia, proprio come i fiori più profumati.
L’invito non poteva che arrivare alla soglia dell’estate, ho pensato, proprio come i frutti più dolci, mettendo subito in circolo energie ed emozioni e dando fermento a idee ed ispirazioni.
Quella che ci arrivava era una proposta preziosa per un progetto poetico in cui unire anime affini e saperi diversi in una sola creazione, un’opera botanica realizzata a più mani da far viaggiare lungo i mesi attraverso città, paesi e borghi.
Un quaderno, una raccolta di carta e pagine in cui raccontare e celebrare la bellezza del mondo delle piante e dei fiori, delle foglie e dei semi, dei frutti e delle bacche, delle cortecce e delle radici.
Quella natura semplice e quotidiana a cui ognuna di noi, con sfumature diverse, si ispira nel proprio creare e vivere.
É cominciata così una staffetta creativa che ha dato forma e vita a quello che ora potete sfogliare: questo quaderno botanico, frutto di passioni comuni e abilità, tecniche e materiali diversi che si sono intrecciate l’una all’altra, come rami di un bosco…