Esiste un luogo in cui il confine tra ciò che definiamo reale e ciò che consideriamo impossibile viene soffiato via da una brezza gentile, finché ogni limite diventa trasparente e anche una piccola Collina può scoprire di avere qualcosa da raccontare.
In questo posto non ci sono molte cose: c’è un Paese, con le sue case di tetti muschiati, il suo municipio, la sua piazza e il suo mercato, e c’è una Collina, con i suoi campi, i suoi alberi e i suoi vigneti, attraversati da strade con nomi così antichi da avere perso ogni perché.
Su questo sfondo si muovono gli abitanti: le piante, gli animali e, naturalmente, gli uomini. Che tu sia l’uno, l’altro o l’altro, non importa: qui ti puoi fermare, respirare e intrecciare le tue vicende a quelle di una piccola Collina che non è mai stata da nessuna parte e che, forse proprio per questo, ha imparato a trasformare in racconto la grande bellezza del poco che la circonda.
Esiste un luogo in cui il confine tra ciò che definiamo reale e ciò che consideriamo impossibile viene soffiato via da una brezza gentile, finché ogni limite diventa trasparente e anche una piccola Collina può scoprire di avere qualcosa da raccontare.
In questo posto non ci sono molte cose: c’è un Paese, con le sue case di tetti muschiati, il suo municipio, la sua piazza e il suo mercato, e c’è una Collina, con i suoi campi, i suoi alberi e i suoi vigneti, attraversati da strade con nomi così antichi da avere perso ogni perché.
Su questo sfondo si muovono gli abitanti: le piante, gli animali e, naturalmente, gli uomini. Che tu sia l’uno, l’altro o l’altro, non importa: qui ti puoi fermare, respirare e intrecciare le tue vicende a quelle di una piccola Collina che non è mai stata da nessuna parte e che, forse proprio per questo, ha imparato a trasformare in racconto la grande bellezza del poco che la circonda.